SET AND COSTUME DESIGNER

Don Giovanni - Teatro dell'Opera di Roma

Teatro dell’Opera di Roma

Director Graham Vick

Conductor Jeremie Rhorer

Set Designer Samal Blak

Costume Designer Anna Bonomelli

Movement Director Ron Howell

Lighting Designer Giuseppe Di Iorio

Photo credits Yasuko Kageyama

‘Vick ha optato per una ambientazione praticamente contemporanea, per certi versi anni ’50, concretizzatasi con gli splendidi costumi di Anna Bonomelli mentre l’essenziale impianto scenico è stato realizzato da Samal Blak e completato dalle luci di Giuseppe Di Iorio.’

Claudio Listanti

‘Lo spettatore viene catapultato fuori dall’immaginario vickiano al quale si è faticosamente abituato, per trovarsi di fronte a una regia essenziale, costruita su pochissimi simboli, in qualche caso dogmatici, punto di arrivo di un processo di astrazione compiuto negli anni dal regista, che culmina oggi in una visione beckettiana.’

Flavia Forestieri - Teatro e Critica

‘Gli abiti eleganti e in alcuni casi eccentrici (curati da Anna Bonomelli) hanno mostrato al pubblico romano una interessante trasposizione ai giorni nostri, con Don Giovanni e Leporello in giacca e camicia, Donna Anna "casalinga" e pantofolaia e Zerlina in un gradevole e semplice abito da sposa.’

Simone Ricci - Opera Libera

‘il Commendatore è un anziano paraplegico con deambulatore, non all’altezza di un confronto fisico col Don, né temibile; Don Giovanni e Leporello si scambiano i vestiti, ma i loro abiti sono identici. Coerente allora il finale dell’opera: se, in misura maggiore o minore, tutti siamo Don Giovanni, e se la morale che a ciò si oppone è una farsa – per così dire, realizzata in cartapesta, e che infatti viene giù ad una strattonata – allora che senso ha punirlo calandolo negli inferi? Sarà meglio farlo uscire di scena, stizzito e controvoglia, dalla porta di servizio come un qualsiasi altro personaggio. ‘

Susanna Russello

‘Tutto esaurito per un Don Giovanni atteso e discusso, sul palcoscenico a sipario aperto due grandi nuvole sospese recitano il titolo originale dell’opera: “Il dissoluto punito o sia il Don Giovanni”. Le scene monocrome dalle tonalità fredde di Samal Blak vedono l’intervento del colore solo attraverso i costumi di Anna Bonomelli. Fisso in scena un albero spoglio usato dal protagonista come elemento scenico attivo rifugio per gli inganni, icona di felliniana memoria anche se il grido “Voglio una donna!” con il libretto di Lorenzo Da Ponte ne risulta decisamente più arricchito.’

Loredana Margheriti

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